Sigmund Freud e i sogni

 La struttura della psiche 

Sigmund Freud ha dimostrato che l'inconscio sta alla base dei processi più profondi della nostra vita mentale.



Conscio, preconscio, inconscio

Freud considera la psiche come suddivisa in tre regioni:

-l'inconscio, che si riferisce a pensieri e sentimenti repressi e reconditi, a volte traumatici, ma anche con tutte le esperienze, desideri, impulsi di cui non ci rendiamo conto

-il preconscio, ciò di cui siamo consci in un certo istante, perché non ci pensiamo o non ci sforziamo di ricordare. Ciò che è immagazzinato nel preconscio può essere però portato a coscienza.

-il conscio, ciò di cui una persona, in un dato momento non è consapevole 

Id, Io e Super-io

Secondo Freud ogni individuo nasce con una quantità fissa di “energia” o istinti, che sono la fonte di ogni pulsione.

le fonti di energia sono:

-la sessualità, talvolta chiamata libido

-le pulsioni di autoconservazione, come la fame e la sete

-l'aggressività associata all'”istinto di morte”.

I lapsus e gli atti mancati

Secondo Freud, le pulsioni represse e seppellite nell'inconscio emergono normalmente sotto forma di sogni, produzione artistica, lapsus(cioè usare una parola al posto di un'altra) e atti mancati(errori nel compiere certe azioni, per esempio smarrire oggetti, compiere sbadataggini).

I sogni

La psicologia definisce i sogni come una sequenza di immagini, 

pensieri, emozioni che avviene durante il sonno.

Il sogno è diverso dall'immaginazione perché è involontario.



Ansia, nevrosi e psicosi

Quando la pressione degli istinti e delle pulsioni più dirompente questi possono manifestarsi sotto forma di nevrosi.

Quando la nevrosi è eccessiva ed è causata da un disturbo che va al di là di una situazione concreta di conflitto, Abbiamo la psicosi, ovvero uno stato di malattia mentale per cui l'individuo soffre di disturbi gravi della personalità, perde il contatto con la realtà, diventa socialmente disadattato, soffre di deliri e allucinazioni.

I traumi e le strategie di difesa dell'Io

Per difendersi da situazioni traumatiche che possono mettere a repentaglio la stabilità psichica di una persona la psiche mette in atto strategie di difesa che cercano di ridurre, risolvere o almeno ignorare la tensione dovuta al conflitto. Alcune delle strategie più note sono le seguenti:

-la regressione, ovvero il ritorno a uno stato infantile

-la rimozione, un processo inconscio con cui si esclude dalla coscienza un pensiero o un desiderio non accettabile che però non è cancellato ma solo trasferito nell'inconscio

-lo spostamento, si ha quando si spostano le emozioni legate all'oggetto del conflitto su un oggetto o su una situazione differente

-la razionalizzazione, con cui la persona cerca di dare una spiegazione logica e distaccata di un comportamento che invece ha alla base motivi che non si vogliono ammettere

-La negazione, che consiste nel negare e rifiutare consapevolmente qualcosa che invece inconsciamente è valido

-la proiezione, che consiste nell'attribuire agli altri una propria caratteristica negativa per non ammettere di averla e poterla criticare






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