La costruzione dell'identità

 Il se psicologico

l'identità è l'insieme di credenze che una persona ha di se stessa in un dato momento e che costituiscono il concetto di "Sé".

Lo psicologo William James ha introdotto l'idea della molteciplità del sé in quanto l'identità si fonda su diversi livelli della persona: 

c'è il sé materiale che riguarda al proprio corpo ma anche quanto ci appartiene nel mondo reale oggetti strumenti

c'è un sé sociale (self) basato sul riconoscimento da parte degli altri e sul proprio ruolo nella società 

C'è un sé spirituale legato alla proprio soggettività interiore, ai propri atteggiamenti interessi e personalità.

Il sé sociale è molto importante per la formazione del identità di una persona, noi non esistiamo come individui separati gli uni dagli altri ma veniamo definiti in base alle relazioni con loro

Il sé percepito e il sé ideale 

Il sé percepito è come noi ci vediamo e il sé ideale comprende sia le nostre aspirazioni( ciò che vorremo essere e le aspettative egli altri nei nostri confronti( ciò che dovremmo essere 

Se il sé percepito si scontra con il sé ideale si generano insoddisfazioni e frustrazioni e influenza l'autostima ossia il grado di accettazione che abbiamo di noi stessi .

La stima di sé può essere compromessa anche dal essere troppo critici su noi stessi

Se il sé percepito si allontana troppo dal sé ideale possiamo provare vergona o senso di colpa.

A seconda del carattere di ognuno siamo più o meno soggetti allo sguardo degli atri 

una persona molto sensibile allo sguardo altrui anche quando non c'è pubblico si dice che ha una alto grado di automonitoraggio cioè tende a osservare se stessa come se si osservasse da fuori. 

Le persone con basso automonitoraggio al contrario non si preoccupano molto dell'impressione che fatto agli altri e quindi sono più spontanee e meno ansiose ed esposte alla vergogna di essere giudicati 


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